Kazenoyomi - Missione Livello C

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    cnosso

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    Missione Livello C
    Descrizione: Recati all'accampamento Neteru scortando "il testimone" al sicuro. La strada che ti separa dalla Rocca Forte è di 1 chilometro. Passerai tra boschi e dirupi. Supererai ponti di resistente legno utilizzati da tempi immemori per rendere accessibili luoghi altrimenti lontani. Buona fortuna.
    Ricompensa: Promozione ??? - Exp


    avatar_concept_art_by_dylan_cole_14a

    Descrivi finché non arrivi al Ponte Vecchio Hashirama. Potrai anche interloquire con il testimone, già presente al tuo fianco, senza tuttavia poter accedere ad informazioni su altri Clan o comunque "che ti avvantaggino" per il futuro.

     
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    Kaze si era buttata completamente nello studio e nell'allenamento dopo aver passato l'esame da chunin, si era così galvanizzata che in pochissimo tempo aveva padroneggiato anche le tecniche più difficili e dopo breve tempo i suoi progressi l'avevano già fatta passare di un grado. Aveva legato orgogliosamente la facia con la placca metallica alla cintura, sul ventre, da quel giorno la levava solamente quando era costretta a lavarsi, altrimenti era sempre insieme a lei. In risposta al suo continuo impegno il villaggio aveva deciso di darle una missione esterna, qualcosa che andava oltre le rassicuranti e tranquille mura del villaggio della Foglia. Per lei era la prima volta in un'uscita seria ed in una missione di scorta, era un solo kilometro, nulla che prevedesse particolari problemi, abbandoni, pericoli... ma Kaze era ancora una giovane recluta e tutto aveva quell'aspetto solenne, importante e formale che le metteva una soggezzione da morire, così che anche una missione di infimo livello era per lei la realizzazione della vita, una missione decisiva, insomma si preoccupava per nulla, ma tanto nulla poteva farla desistere se non la sua testaccia dura come la roccia. Le era stato affidata una scorta: quel certo tipo doveva raggiungere l'accampamento Neteru perché era in possesso di chissà cosa, chissà perché... avevano dato una sommaria spiegazione, ma Kaze, con la sua testaccia, s'era messa a pensare ad altro e mentre la mente vagava era finita per perdere le striminzite informazioni che le erano state date: sapeva solamente che doveva scortare il testimone fino all'accampamento, poi non si ricordava nemmeno se doveva tornare o se doveva rimanere lì, lo avrebbe chiesto una volta arrivata per non fare una figuraccia. La partenza non fu nulla di particolare, così come il viaggio dove Kaze saltellava come una pazza e spesso fermandosi per spettare il suo compagno che non riusciva (o voleva) mantenere quel passo forsennato. I due non parlarono particolarmente e Kaze non sapeva nemmeno il nome di chi aveva accanto, si diceva tra se che forse era meglio parlare poco per non mettere in difficoltà la missione e meno sapeva meno rischiavano entrambi. Durante il viaggio Kaze era abbastanza tranquilla, certo era un fascio di nervi, ma tutto sommato era solamente la sua schizzofrenia giovanile e la sua testa bacata che le giocavano brutti scherzi. La situazione cambiò quando si ritrovarono a ridosso del ponte di legno che passava una gola di cui non riuscivano a vedere il fondo: in quel momento Kaze scattò come una molla, si irrigidì tutta: le sue fibre vibravano e sentiva una strana sensazione, forse paranoia, forse eccesso di zelo, ma non avremme mai sottovalutato una situazione simile
    «il passaggio è esposto, perfetto per tendere un agguato» disse sintetica mentre rimaneva su un albero della vegetazione limite
    «una volta lasciata la macchia di alberi potremmo incontrare problemi, in particolare se qualcuno non vuole farti raggiungere l'accampamento» continuò a ruota libera senza dar tempo di risposta all'interlocutore
    «passerò io fino a raggiungere la foresta dall'altro lato, una volta in posizione ti darò un segnale, il verso di qualche animale» non sapeva esattamente quale, non pensava fosse importante in quel momento
    «se non do il segnale ci sono problemi: non esporti e lascia fare a me. Se batto in ritirata sii pronto a ritornare al villaggio senza guardarti indietro» stava valutando le opzioni che le balzavano alla mente
    «se dovessi trovare problemi mentre sono dall'altra parte, valuta come reagire, ma senza segnale la zona davanti a noi non sarà comunque sicura» ci teneva a quel particolare aspetto: segnale uguale procedere, no segnale allora problemi
    «sentirai una civetta, ripetuta due volte in rapido giro» aveva deciso l'animale: le civette in quel momento stavano probabilmente dormendo per la notte, in più due versi in rapida successione sarebbero stati altrettanto improbabili
    Kaze si alzò in piedi e proseguì verso il ponte di legno, prendendosi un attimo per soppesare i dintorni: era pazza o veramente c'era del pericolo? Lo avrebbe scoperto presto, suo malgrado

    Kazenoyomi - Chunin Bianco
    QdC: 240
    FOR: 20 (2-4-6-8-10)
    VEL: 20
    RES: 26
    RIF: 20
    MIR: 20
    CdC: 20

    Allenamento Forza - Velocità (20%) + Potenziamento base 8 porte (30%)
    QdC: 240
    FOR: 20+4+6=30
    VEL: 20+4+6=30
    RES: 26+8=34
    RIF: 20+6=26
    MIR: 20
    CdC: 20

    STATISTICHE COMBATTIMENTO

    StatisticaCalcoloConteggioValore finale
    VOF mischia(FOR+VEL+RIF)/3(30+30+26)/3 = 28.629
    VOF lancio(FOR+VEL+RIF+MIR)/4(30+30+26+20)/4=26.527
    VOM lancio(CdC+MIR)/2(20+20)/2=2020
    VOM mischiaCdC2020
    Schivata(VEL+RIF)/2(30+26)/2=2828
    Parata(RES+RIF)/2(34+26)/2=3030
    Resistenza Mentale(RES+CdC)/2(34+20)/2=2727
     
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    pensato
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    Sospeso tra il cielo e la terra, un ponte straordinario emerge dalla nebbia che avvolge il vuoto sottostante. Ma non è un ponte ordinario fatto di pietra o acciaio; è un intricato intreccio di radici di alberi secolari, intrecciate come dita intrecciate di antiche divinità arboree.

    La nebbia avvolge il ponte, avvolgendo ogni singola radice in un velo di mistero e incanto. Non si vede il fondo, solo uno strato spesso di nebbia che si diffonde nel vuoto sottostante, un abisso oscuro e profondo. L'aria è carica di un'atmosfera tesa, come se il ponte stesso custodisse segreti millenari celati tra i suoi intrecci.

    "non devi preoccuparti, vedrai che presto sarà finita"

    La luna piena sorge nel cielo, gettando la sua luce argentea sul ponte e sulla nebbia circostante. I raggi lunari filtrano attraverso le radici intrecciate, creando ombre intricate e misteriose che danzano sul terreno oscuro. Il ponte sembra vibrare di vita propria, rispondendo al richiamo magico della notte.

    Il vento sussurra tra le radici, portando con sé l'odore della foresta circostante, un misto di terra umida, muschio e legno antico. Il suono delle foglie che frusciavano e dei rami che si muovevano è come una sinfonia naturale che riempie l'aria, un'armonia che parla di tempo immemorabile e di segreti celati nella foresta.

    Non c'è un percorso lineare sul ponte di radici; le sue strade si intrecciano e si sovrappongono in un labirinto naturale, un viaggio che richiede concentrazione e attenzione. Ma chiunque abbia il coraggio di avventurarsi su questo ponte intriso di mistero sarà ricompensato con visioni mozzafiato e una sensazione di connessione con la natura stessa.

    * * *
    Samika, una giovane ragazza di soli 17 anni, si muoveva con passo cauto accanto a Kaze, la sua misteriosa accompagnatrice. Indossava un cappuccio che le scivolava sulla fronte, nascondendo parzialmente il suo volto, e il suo sguardo era sottomesso, carico di timidezza e incertezza. Tuttavia, nonostante la sua apparente fragilità, c'era una determinazione silenziosa nei suoi occhi, una volontà di affrontare l'ignoto con coraggio.

    Kaze, al contrario, emanava un'aura di autorità e vigilanza. I suoi movimenti erano rapidi e risoluti, mentre parlava con Samika di possibili pericoli lungo il cammino verso il "Ponte". La tensione si poteva percepire nell'aria, come un'ombra minacciosa che incombeva su di loro, pronta a scagliarsi nell'oscurità in qualsiasi momento.

    Durante il viaggio, che aveva visto le due ragazze muoversi per diversi scenari suggestivi, Samika aveva confessato a Kaze perché qualcuno voleva ucciderla, e che cosa doveva consegnare.

    Si trattava di un rotolo. Un rotolo contenente una tecnica oggetto di "scambio". In cambio, chi aveva mandato Samika, avrebbe ricevuto informazioni delle quali, però, Samika non sapeva nulla. Come non sapeva nulla dell'interno del "rotolo".

    "però so che non è una di quelle tecniche che hanno a che fare con elementi... dicono che sia una tecnica di livello.. com'è che si chiamano? J-jonin?"

    Samika si sentiva inquietata dalle parole di Kaze, ma trovava conforto nella sua presenza protettiva. Nonostante la sua giovane età, si affidava alla saggezza e all'esperienza di Kaze, consapevole che la donna stava facendo del suo meglio per proteggerla da qualsiasi minaccia potesse incontrare lungo il percorso.

    Kaze si avventurò secondo il piano: sarebbe andata avanti, lasciando indietro la testimone. Ogni passo sul ponte è un viaggio nel regno degli alberi, un'esperienza che risveglia l'antica saggezza della foresta e l'essenza selvaggia della natura. E mentre la luna piena continua a risplendere nel cielo, il ponte di radici rimane come un monumento alla maestosità della natura e alla magia che pervade ogni angolo della terra.

    Tuttavia, a circa metà del ponte, da dietro - senza scorta - sentì le urla di Samika.

    !!!

    La giovane figura per la quale era stata ingaggiata la scorta non v'era più. Si vedevano ancora le foglie degli arbusti poco distanti: qualcuno era passato di la trasportando Samika. Le urla non cessavano.

    (10 secondi per arrivare sul punto delle urla)

    Dopo circa 5 secondi, le urla cessarono di botto. Silenzio.

    Se Kaze fosse tornata indietro, avrebbe assistito ad una scena raccapricciante: Samika era piena di ferite e sangue. La luna rifletteva il rosso in maniera vivida. Lo sguardo "vuoto" della giovane ragazza, che avrebbe dovuto consegnare il prezioso rotolo - ora rubato - testimoniava che i suoi ultimi attimi di vita erano stati colorati da sofferenza. Nella mente di Kaze sarebbero risuonate le parole pronunciate - appena 5 minuti prima - da Samika: "non devi preoccuparti, vedrai che presto sarà finita"

    C'era ancora un "bigliettino" sul corpo della ragazza, sotto la sua mano insanguinata. Tuttavia era scritto in piccolo, ed era sporco di sangue.



    CITAZIONE

    Se ri*** il r*t*lo, **en* a p**e***r*o. Ti a*p*t*o s** p**t*.


    [descrivi le tue azioni e deduzioni]

     
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    Tutte le peggiori proiezioni di Kaze non solo si erano avverate, ma mai avrebbe pensato che quella povera ragazza sarebbe stata uccisa senza alcun problema. Poteva anche capire rubare il rotolo, ferire la ragazza, attaccarle, minacciarle, picchiarle... ma strappare una così giovane vita senza un particolare motivo era, ancora, inconcepibile per la giovanissima Kaze. Questo era uno di quei momenti in cui la fortuna di non saper aprire l'ultima porta dell'Hachimon le avrebbe salvato la vita: non avrebbe esitato un secondo a sacrificare la sua vita per cancellare dall'esistenza il mostro che aveva strappato la vita alla sua compagna, fortunatamente non ne era in grado e probabilmente con il tempo avrebbe imparato a discernere meglio il momento in cui sfruttare il suo enorme potere e non bruciarlo per una situazione simile. Rimaneva immobile, con il sangue che pompava dal suo cuore con una violenza inaudita: era sicura di non aver aperto nessuna porta, ma sentiva dentro di se una fiamma ardere quasi come quella dell'Apertura, era furibonda e probabilmente stava sbuffando vapore dalle narici come un toro imbizzarrito. Gli occhi di Kaze erano fissi sul cadavere, così raccapricciante da fissarsi nelle sue pupille, non solo non l'aveva protetta, ma l'aveva anche lasciata sola, aveva sbagliato tutto, aveva usato eccessiva prudenza e nella sua inesperienza aveva facilitato il colpo del loro assalitore, ma se aveva avuto la meglio su quella povera ragazza, con Kaze avrebbe sacrificato molto di più e fece ammenda nel non lasciar andare via il colpevole con le ossa intere, fosse anche morta l'avrebbe perlomeno malmenato con tutta la sua forza. Ma era ancora lì fissa su quelle iridi vuote, assenti, morte. Doveva fare qualcosa e quel bigliettino era la chiave per capire cosa doveva fare: "se rivuoi il rotolo, vieni a prenderlo. Ti aspetto sul ponte". Il loro assalitore aveva fatto un solo errore: aveva avuto la possibilità di seminare Kaze, di far perdere le sue tracce, ma aveva deciso di sfidare apertamente la ragazza forse per evitare che lei andasse all'accampamento a spifferare l'accaduto. Kaze era anche interessata ad esaminare il corpo di Samika per tentare di capire con cosa o come fosse stata ferita a morte, forse avrebbe potuto individuare se una lama, se oggetti da lancio o esplosioni o altre tecniche avevano colpito mortalmente la ragazza, qualcosa che poteva aiutarla ad attuare una strategia vincente per sconfiggere quel nuovo avversario Sinceramente non le importava un fico secco del perché non fosse scappato con il rotolo, del perché la sfidava, se era o meno una trappola. Kaze era già sul ponte, muovendo i primi passi da dopo la vegetazione
    «SONO QUI»
    Un urlo con tutta la forza dei suoi polmoni, un urlo per far capire che tutto poteva avere tranne che paura o timore. Era lì per chiudere la questione, per vendicare quella povera ragazza. Per la prima volta Kaze capiva tutti i timori dei suoi genitori, ora c'erano un padre ed una madre la cui figlia non sarebbe tornata a casa, che non avrebbero più rivisto, che non aveva potuto vivere la sua vita. Per tutto il tempo Kaze non aveva colto questo banale aspetto, aveva sempre rimproverato ai suoi di essere troppo severi, troppo paurosi, troppo fatalisti. Se fosse tornata a casa li avrebbe abbracciati con tutta la sua forza e con tutto l'amore che percepiva per loro: erano preoccupati per lei e volevano evitarle una sorte come quella, nulla di più, nulla di meno. Ma Kaze era tutto tranne che debole, aveva le carte in regola per mettere in difficoltà quel maledetto assassino ed avrebbe fatto di tutto per renderlo inoffensivo, forse sarebbe anche arrivata ad ucciderlo. Nella mente di Kaze ci fu' un immediato stop, un allarme sonoro e visivo: avrebbe veramente ucciso una persona? Ne era capace? Sarebbe diventata come l'avversario che cercava di combattere? La sua immediata risposta era "no", lei non era come quell'assassino, lui aveva strappato una vita per quel rotolo e se anche lei avesse preso la sua vita non l'avrebbe fatto per lo stesso motivo, lei voleva fermarlo: quante persone potevano ancora morire per altre aggressioni se non sarebbe riuscita a fermarlo? I pensieri di Kaze viaggiavano, ma lei era tesa come una corda di violino, pronta a reagire: non sapeva che il ponte fosse diventato una trappola, oppure se il suo avversario sarebbe veramente comparso, era plausibile anche che avrebbe tentato la fuga, usando il bigliettino come specchio per le allodole... a ben pensare poteva anche aver imbastito una trappola per favorire la sua fuga, anzi non era nemmeno detto che fosse un solo nemico. Kaze non sapeva bene cosa pensare, quindi si preparò a più di un'eventualità, ma una cosa aveva fissa in mente, scolpita ed indelebile: quel rotolo sarebbe tornato in mano sua, avrebbe sconfitto chiunque era il colpovole dell'omicidio ed avrebbe raggiunto l'accampamento portandosi la salma della ragazza con se, per poter permettere alla sua famiglia di darle l'ultimo saluto. In una condizione normale il volto di Kaze sarebbe stato rigato da copiose lacrime al solo pensiero, ma in quel momento l'adrenalina dello scontro, la tensione e la rabbia le davano un'energia pari a quella dell'Hachimon. Strinse con forza i pugni, era pronta e stava aspettando risposta al suo grido

    La prima parola mi ha messo in crisi: "rivuoi" dovrebbe avere 4 asterischi, non 3


    Kazenoyomi - Chunin Bianco
    QdC: 240
    FOR: 20 (2-4-6-8-10)
    VEL: 20
    RES: 26
    RIF: 20
    MIR: 20
    CdC: 20

    Allenamento Forza - Velocità (20%) + Potenziamento base 8 porte (30%)
    QdC: 240
    FOR: 20+4+6=30
    VEL: 20+4+6=30
    RES: 26+8=34
    RIF: 20+6=26
    MIR: 20
    CdC: 20

    STATISTICHE COMBATTIMENTO

    StatisticaCalcoloConteggioValore finale
    VOF mischia(FOR+VEL+RIF)/3(30+30+26)/3 = 28.629
    VOF lancio(FOR+VEL+RIF+MIR)/4(30+30+26+20)/4=26.527
    VOM lancio(CdC+MIR)/2(20+20)/2=2020
    VOM mischiaCdC2020
    Schivata(VEL+RIF)/2(30+26)/2=2828
    Parata(RES+RIF)/2(34+26)/2=3030
    Resistenza Mentale(RES+CdC)/2(34+20)/2=2727
     
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    cnosso


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    Complimenti per la descrizione psicologica del personaggio, che tiene anche conto (e giustamente) dell'(in)esperienza di Kazenoyomi; che già dalla prima missione sul campo è costretta a vedere i morti.

    Comunque, l'insidia è sempre dietro l'angolo, quindi poni attenzione nel descrivere le azioni del tuo personaggio: non risultava chiaro se Kaze si fosse avvicinata o meno, salvo mio errore, né se avesse preso il fogliettino per decifrarlo.

    L'Attenzione che suggerisco serve a te. Infatti, se non descrivi chiaramente le tue azioni, posso farlo io, nel limite della coerenza con il tuo post. Ad esempio, avendo detto che hai letto il messaggio, ed in assenza di indicazioni contrarie, posso benissimo scrivere (nel mio post) che per leggere Kaze si è avvicinata fino a voler raccogliere il foglietto.

    Ad es.: Se salti per schivare, e non dici verso quale direzione, posso dire che ti sposti a destra (salvo motivi oggettivi per i quali non lo faresti, tipo se ci fosse un burrone)


    Kazenoyomi era sconvolta. Il Mondo dei Ninja poteva essere crudele, e questo lei lo sperimentò sulla propria pelle; o meglio, sulla pelle della propria "persona da proteggere". Faceva ancora più male.

    Kazenoyomi si avvicinò per leggere il foglietto. Il corpo morto brillò: ci fu una violenta esplosione.

    Il Valore Offensivo dell'Esplosione era pari a 34. La Larghezza della tecnica costringeva Kaze a lanciare un dado, se avesse voluto schivarlo (o pararlo).

    Il Lancio del Dado subisce il Malus dovuto all'Effetto Sorpresa



    CITAZIONE

    Lancia il Dado e, in base all'esito, descrivi le tue azioni nei successivi 1 secondo

     
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5 replies since 3/3/2024, 02:39   143 views
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